Il valore della natura
Esperienze dalle comunità di pratica del bando Capitale Naturale 2
Il Quaderno, edito da Fondazione Cariplo, raccoglie gli esiti dei lavori triennali della comunità di pratica del bando Capitale Naturale 2 ed offre un punto d’accesso semplice e dallo stile divulgativo a chiunque desideri conoscere meglio il Capitale Naturale, i Servizi Ecosistemici e i Pagamenti per i Servizi Ecosistemici.

Materiali
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Il Quaderno è distribuito in forma elettronica gratuitamente, è possibile scaricare Il valore della natura direttamente dalle pagine di Fondazione Cariplo.

Guarda il video della presentazione
Il Quaderno è stato presentato pubblicamente su Zoom, il 22 aprile 2022, in occasione della Giornata mondiale della Terra, in un evento che ha visto confrontarsi in una tavola rotonda i partenariati e dei progetti finanziati dal bando Capitale Naturale 2. La registrazione è disponibile su YouTube.
Nella descrizione del video l’indice che rimanda ai vari interventi.
“…lavorare in questi territori vuol dire andare a modificare, rielaborare, curare e mantenere dei luoghi che stiamo continuando a riscrivere, ridisegnare, risignificare, che sono esito di processi di trasformazione che arrivano dal passato…con i nostri progetti andiamo a riscrivere questi territori… c’è una responsabilità nella conoscenza di questi luoghi.”
dalla presentazione di Laura Comandulli, Emanuela Lombardi e Claudia Parenti
“..un partenariato tanto ampio, che sta dietro alla realizzazione dei progetti…è come se si fosse creato un plotone di pace, un esercito di competenze e di approcci, tra cui quello dell’ascolto del territorio, e che cerca di diffondere dei messaggi alternativi, diffondere conoscenze, diffondere un approccio conoscitivo, che sta alla base della presa delle decisioni su base scientifica e sulla base di convincimenti di principio…il coinvolgimento di tante categorie di attori: pescatori, agricoltori, artigiani, cittadini…l’effetto moltiplicatore è un elemento che dobbiamo ricercare nei nostri progetti…”
dall’intervento di Elena Jachia

Le immagini sono di Stefano Gomarasca